Sarcopenia: cause, sintomi e cura, la parola al neurologo

8 Settembre 2025
ecco quali sono cause sintomi e cura della sarcopenia, parola al neurologo

Sebbene il termine “sarcopenia” possa sembrare complesso, rappresenta una realtà concreta e rilevante per chi desidera affrontare l’invecchiamento in modo consapevole. Indagando questo fenomeno con Eugenio Agostino Parati, Neurologo Professore Università degli Studi di Milano, emergono chiaramente cause, sintomi e cura possibile della sarcopenia che è evitabile e deve essere eviatata.

Si tratta della progressiva perdita di massa e forza muscolare legata all’età, un processo che non riguarda solo i muscoli, ma che coinvolge l’intera autonomia della persona, aumentando il rischio di cadute e incidendo negativamente anche sul benessere cognitivo ed emotivo.

Le 3 cause principali della sarcopenia

Alla base della sarcopenia (fisiologica, cioè non riconducibile e patologie) troviamo tre cause fondamentali:

  • ridotto apporto di ossigeno ai muscoli, che ne compromette l’efficienza e può contribuire a problemi vascolari;
  • scarso supporto energetico, dovuto al rallentamento dell’attività mitocondriale legata all’invecchiamento;
  • minore capacità rigenerativa cellulare, legata alla ridotta attivazione delle cellule satellite.

L’interazione di questi fattori porta a un deterioramento muscolare che, però, può essere contrastato con strategie mirate.

Cos’è la presarcopenia e quando inizia

Il declino muscolare non avviene improvvisamente. Già dopo i 30 anni, si assiste a una perdita progressiva della massa muscolare, che si accentua dopo i 60.

Prima della sarcopenia conclamata esiste una fase chiamata presarcopenia, caratterizzata da segnali iniziali e ancora reversibili di indebolimento. Spesso questa condizione viene trascurata o affrontata solo in chiave clinica, perdendo di vista l’importanza della prevenzione.

I sintomi della sarcopenia: fisici e mentali

La sarcopenia non si manifesta solo con debolezza muscolare. Influisce anche sulla postura, l’equilibrio, la coordinazione e la stabilità emotiva. Il corpo perde l’abitudine al movimento, diventando più vulnerabile.

Questo processo ha ripercussioni anche sulla sfera cognitiva. Come evidenziato da diversi studi, muscolo e cervello formano, infatti, un sistema integrato dove l’attività dell’uno stimola l’altro.

L’allenamento quindi diventa anche un esercizio di percezione, consapevolezza e autostima.

La cura della sarcopenia: cosa funziona davvero

La sarcopenia non è una malattia da trattare con farmaci. È una condizione fisiologica influenzata dallo stile di vita, dunque affrontabile con un cambiamento nelle abitudini quotidiane. L’elemento centrale? Allenare i muscoli. Ma farlo nel modo corretto, con:

  • esercizi aerobici per migliorare l’ossigenazione,
  • lavoro metabolico costante per riattivare i mitocondri,
  • carichi progressivi e strutturati per stimolare la rigenerazione muscolare.

Una volta acquisita la consapevolezza delle cause della sarcopenia e dei rimedi possibili, la cura non è semplicemente “muoversi di più”. Servono tempo, metodo e costanza.

I risultati arrivano nel lungo periodo, richiedendo anche da 1 a 4 anni di allenamento regolare.

Professionisti a supporto

Affrontare la sarcopenia richiede la guida di esperti. Fisioterapisti, chinesiologi, preparatori fisici e medici dello sport sono figure chiave per costruire un piano efficace, calibrato sulle caratteristiche individuali.

In alcuni casi, è utile coinvolgere anche nutrizionisti per garantire un adeguato supporto energetico e correggere eventuali carenze.

Sarcopenia e declino cognitivo: un legame importante

Come spiega Eugenio Agostino Parati, il muscolo scheletrico agisce come un vero organo endocrino: durante la contrazione rilascia miochine, sostanze con effetti positivi su cuore, fegato, cervello e altri tessuti.

Questo spiega l’impatto positivo dell’attività fisica anche sulla prevenzione di demenza e decadimento cognitivo. La perdita muscolare, infatti, accelera il declino cerebrale e viceversa.

L’importanza della prevenzione integrata

Numerose ricerche recenti dimostrano che l’esercizio fisico regolare ha un ruolo neuroprotettivo. Negli ultimi tre anni sono stati pubblicati migliaia di studi che esplorano il legame tra salute muscolare e cerebrale. Tra i temi emergenti: il ruolo del lattato, le diverse forme di allenamento e l’integrazione alimentare.

Tutti questi approcci puntano a un obiettivo comune: promuovere una prevenzione integrata delle cause della sarcopenia, dove l’attività fisica è uno dei principali rimedi dei sintomi del problema e strumento di cura della mente e della qualità della vita. E non è, dunque, “solo” benessere del corpo.

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