12.05.2025
Stipendio personal trainer al mese: quanto guadagna davvero un PT oggi?
Negli ultimi anni, la figura del personal trainer ha acquisito sempre più rilevanza nel panorama del benessere e della salute. Tuttavia, quando si parla di stipendio di un personal trainer, i numeri reali non sono sempre facili da decifrare, né in Italia né all’estero.
Alcune ricerche internazionali, come quella pubblicata sulla rivista Sociology e commentata da Tony Trueman per la British Sociological Association, hanno messo in luce alcune dinamiche critiche del settore. Si paragona provocatoriamente il ruolo del PT a quello dei servi della gleba nel Medioevo. Un’immagine estrema, certo, ma che apre una discussione interessante su guadagni, condizioni lavorative e prospettive future per chi lavora nel fitness.
La situazione dei PT
Un’indagine condotta nel Regno Unito ha evidenziato come molti professionisti del settore preferiscano operare all’interno delle palestre anche senza contratto, pur di avere accesso agli spazi e alla clientela. Questo però comporta spesso l’assunzione di mansioni extra, non sempre legate direttamente all’attività di allenamento: dalla pulizia degli ambienti alla promozione delle attività del centro.
Secondo gli autori della ricerca, in risposta a queste criticità si stanno affermando lentamente nuove figure di supporto — come assistenti sportivi o operatori del tempo libero — ma si tratta ancora di una nicchia poco sviluppata. Nel frattempo, il lavoro dipendente nel fitness tende a diminuire, mentre cresce il numero di personal trainer che lavorano in autonomia: nel 2021, quasi l’80% dei PT nel Regno Unito era freelance, contro il 32% del 2006.
In questo contesto emergono due rischi principali: da un lato, la pressione a ribassare le tariffe per restare competitivi; dall’altro, l’aumento dell’abbandono della professione da parte di tecnici qualificati, scoraggiati da compensi insufficienti. Alcuni operatori intervistati dichiarano di trascorrere anche oltre 50 ore a settimana in palestra, con evidenti ripercussioni in termini di stress e sostenibilità lavorativa. La media? Circa 31 ore settimanali.
Qualche indicazione dello stipendio un Personal Trainer all’ora in Italia e nel mondo
Guardando al panorama europeo, le cifre sono molto variabili. Nei Paesi Bassi, ad esempio, un personal trainer può guadagnare tra i 40 e i 50 euro all’ora, una fascia simile a quella di molti professionisti certificati in Italia, specialmente nelle grandi città come Milano.
Esistono però anche realtà meno regolamentate: in Italia, come in altri Paesi europei, si trovano “personal trainer” improvvisati — spesso privi di certificazioni — che offrono servizi anche a 10 euro l’ora, generalmente in nero.
È evidente come la formazione, la reputazione e la sede di lavoro influiscano notevolmente sulla tariffa oraria.
Stipendio medio annuale di un Personal Trainer: confronto tra Paesi
Per un quadro più chiaro, è utile fare riferimento a dati ufficiali:
-
Italia (fonte: SalaryExpert):
Stipendio annuo medio: €31.654
Compenso orario medio: €15,22 -
Germania:
Stipendio medio: €37.985
Tariffa oraria: €18,26 -
Paesi Bassi:
Media annua: €41.046
Oraria: €19,73 -
Regno Unito (fonte: Indeed UK):
Stipendio annuo: circa £29.086
Quanto guadagna un personal trainer fuori dall’Europa
Uscendo dal contesto europeo, le retribuzioni salgono. Secondo il Bureau of Labor Statistics (BLS), nel maggio 2023 negli Stati Uniti un personal trainer guadagnava in media $46.480 all’anno.
Molto interessanti anche i dati provenienti dagli Emirati Arabi, in particolare da Dubai: qui uno specialista qualificato può arrivare a percepire fino a €4.300 al mese. Se lavora con clientela VIP, i compensi possono superare anche i 15.000 euro mensili.
Naturalmente, si tratta di medie che non tengono conto delle competenze individuali, dell’esperienza, né del contesto urbano o extraurbano in cui si opera. Tuttavia, danno una prima indicazione sulle potenzialità economiche della professione.
Perché conviene essere un personal trainer certificato
Malgrado le difficoltà, diventare personal trainer può rappresentare una carriera soddisfacente, soprattutto per chi sceglie la strada della formazione qualificata.
La libertà di gestire il proprio tempo, la possibilità di lavorare con diverse tipologie di clienti e l’impatto diretto sul benessere delle persone sono solo alcuni dei vantaggi. Chi è in grado di costruire una relazione di fiducia con l’utente, monitorarne i progressi e fornire supporto su più livelli (allenamento, alimentazione, motivazione) ha maggiori probabilità di successo.
Inoltre, una certificazione riconosciuta a livello nazionale o internazionale consente di distinguersi da chi improvvisa il mestiere, aprendo le porte a nuove collaborazioni, anche in ambito aziendale, sportivo o online.
Conclusioni
Oggi, parlare di stipendio per un personal trainer al mese significa valutare molti elementi: competenze, posizionamento, zona geografica, capacità di comunicazione, ma anche visione imprenditoriale.
Investire su una preparazione completa, che includa anche le competenze relazionali e digitali, può fare la differenza tra un’attività stagnante e una carriera dinamica e appagante.