Testosterone e depressione
23 Maggio 2005

È comparso sull’American Journal of Psychiatry uno studio della prestigiosa Harvard University, diretto da Harrison Pope, famoso per aver descritto per primo la “reverse anorexia”, cioè quella sindrome che colpisce alcuni bodybuilder che non si vedono mai “grossi” abbastanza. Tale sindrome sembra essere molto più diffusa di quanto si pensi, nonostante che molti bodybuilder italiani e riviste di settore cerchino pateticamente di minimizzare il problema. In questo studio si valuta come il testosterone sia importante sia nell’uomo che nella donna per controllare l’aggressività, la pulsione sessuale, l’autostima e in generale il comportamento. Molti uomini, con l’età, perdono fiducia in sé stessi e non rispondono ai trattamenti con gli antidepressivi. Somministrando a questi soggetti del testosterone in gel per otto settimane, l’ansia è diminuita e migliorato il sonno, l’appetito e il desiderio sessuale. L’utilizzo del testosterone nasceva dal riscontro su quasi la metà dei pazienti, di bassi livelli di testosterone. Il gruppo di lavoro di Pope ipotizza che questo ormone potrebbe essere un’alternativa per i pazienti che non rispondono agli antidepressivi.