21.05.2025
Miostatina inibitori e SARMs: cosa sono, come funzionano e perché attirano l’interesse nello sport
Assistiamo a continue scoperte in medicina e in microscopia elettronica, la maggiore disponibilità di informazioni si stanno susseguendo velocemente negli ultimi 60 anni. Non fanno eccezione lo sport e gli integratori legati allo sport. Ormone della crescita, IGF-1 e insulina prodotti artificialmente hanno costituito delle sfide non indifferenti. Di pari passo si è sviluppato un business per le aziende farmaceutiche, oltre che la possibilità dell’utilizzo illegale per migliori performance atletiche. È il caso degli inibitori della miostatina.
A cosa serve la miostatina e perché gli inibitori?
Nuove scoperte nella genetica hanno portato a degli sviluppi per una nuova generazione di sostanze, messe sotto osservazione dai “guru” dello sport: gli inibitori della miostatina e gli SARMs.
La miostatina è stata scoperta nel 1997 dagli scienziati McPherron e Se-Jin Lee. È una proteina che previene la crescita dei muscoli delle ossa. Oggi, a distanza di 26 anni dalla sua scoperta, si sa che la miostatina è prodotta soprattutto dalle cellule del muscolo scheletrico. Alcuni studi hanno rilevato la sua presenza anche nel tessuto adiposo, cardiaco e osseo.
Il ruolo della follistatina
La sua azione viene regolata dalla presenza di un inibitore chiamato follistatina. Più è alto il livello di follistatina e maggiore sarà lo sviluppo muscolare.
Sembra che la follistatina sia in grado di interagire con le cellule satellite stimolando la proliferazione di nuove cellule muscolari.
Bloccando il gene della miostatina si può avere una crescita muscolare maggiore. Sono numerosi gli studi condotti sugli animali che hanno portato a veri mostri genetici nei bovini da macellazione e nei cani da combattimento.
E i SARMs a cosa servono e quali effetti?
I modulatori selettivi dei ricettori androgeni (SARMs) sono presenti in tessuti specifici come i muscoli e le ossa. Gli SARMs sembrano modulare gli effetti degli steroidi anabolici perché favorirebbero la crescita muscolare senza avere effetti su altri organi o tessuti.
Gli SARMs sono di grande interesse per soggetti adulti con problemi di perdita muscolare, pazienti che soffrono di malattie degenerative o che si devono riprendere da gravi traumi muscolari (crush sindrome). Sono però ancora in fase sperimentale e non se ne conoscono gli effetti collaterali, anche se nell’animale hanno mostrato epatotossicità.
Inoltre sulla prostata hanno un’azione inibitrice dell’effetto androgenico tanto che vengono sperimentalmente adoperati nella terapia del cancro prostatico, il che contrasterebbe con la loro azione pro-anabolica muscolare. Queste sostanze si trovano ormai in libera vendita per i “culturisti”: a quando il primo morto?
Aggiornamenti scientifici recenti sugli inibitori della miostatina
Negli ultimi anni, l’uso di miostatina inibitori e SARMs ha sollevato preoccupazioni significative per la salute. Diversi studi e case report hanno documentato effetti collaterali gravi, in particolare danni epatici.
Per esempio, un uomo di 29 anni che ha sviluppato ittero e affaticamento dopo l’assunzione di SARMs, con miglioramento dei sintomi dopo la sospensione del supplemento.
Una revisione sistematica di alcuni studi ha identificato 23 casi di lesioni epatiche indotte da farmaci associate all’uso di SARMs, con sintomi predominanti di ittero e affaticamento.
In conclusione, mentre le sostanze come miostatina inibitori e SARMs mostrano potenziale in ambito terapeutico, il loro uso non regolamentato e a scopo di miglioramento delle performance sportive comporta rischi significativi per la salute. È fondamentale che gli atleti e gli appassionati di fitness si informino adeguatamente e consultino professionisti sanitari prima di considerare l’uso di tali sostanze.