Composizione corporea: cos’è, come si misura e perché è più utile del BMI
16 Settembre 2025

Come faccio a sapere il mio indice di massa corporea? E come calcolare il peso forma in base all’età e all’altezza? Come capire quanta massa magra si ha? Per rispondere a queste e altre domande simili la questione centrale da approfondire è il concetto di composizione corporea.
Premettiamo che a lungo si è fatto affidamento sul BMI (Body Mass Index) come riferimento per la valutazione del corpo e, in generale, sul suo stato di salute. Tuttavia, studi scientifici, tra cui uno pubblicato su Medicine & Science in Sports & Exercise, hanno evidenziato come il BMI non sia sempre indicativo della reale situazione corporea. È una misurazione troppo generica, che non distingue tra massa muscolare e massa grassa. Da qui l’importanza crescente dell’analisi della composizione corporea, considerata oggi uno strumento imprescindibile nella valutazione dello stato di salute, nella performance sportiva e nella prevenzione di patologie metaboliche. Ma procediamo con ordine.
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Che cos’è la composizione corporea?
La composizione corporea descrive quantitativamente le componenti principali che costituiscono il corpo umano: massa grassa, massa magra e acqua corporea totale.
Comprendere questi parametri è fondamentale perché due persone con lo stesso peso e la stessa altezza possono avere caratteristiche fisiche, funzionali e metaboliche completamente diverse.
Analisi composizione corporea: come fare?
Per valutare la composizione corporea si ricorre a diverse tecniche, alcune più accessibili, altre più avanzate e cliniche: dalla bioimpedenziometria alla DEXA, dalla plicometria alla calorimetria indiretta. Ognuna di queste consente di ottenere informazioni dettagliate sulla distribuzione di ciò che costituisce il corpo umano.
Queste valutazioni sono fondamentali per comprendere realmente lo stato del soggetto e non basarsi solo su dati generici come il peso o il BMI. Permettono di identificare condizioni come la sarcopenia, l’obesità normopeso o l’obesità sarcopenica, e di conseguenza di personalizzare gli interventi di allenamento e nutrizione in base alla situazione individuale.
Un punto spesso trascurato è legato alla stima del metabolismo basale (BMR). In molti contesti si ricorre a formule predittive, ma queste risultano spesso imprecise nei soggetti sovrappeso o obesi, con margini di errore anche superiori al 10%, sia per eccesso che per difetto. Questo perché tali formule non tengono conto della reale composizione interna del corpo.
Al contrario, metodi diretti come la calorimetria indiretta o la bioimpedenziometria, se eseguiti in condizioni adeguate, forniscono una stima più attendibile del dispendio energetico, rendendo possibile una pianificazione più efficace e personalizzata degli obiettivi di salute e performance.
Misurazione composizione corporea: 4 modi principali
Come si calcola la composizione corporea? Solitamente si ricorre a quattro modalità.
- Bioimpedenziometria (BIA)
Si tratta di una tecnica rapida e non invasiva che misura la resistenza del corpo al passaggio di una corrente elettrica. I tessuti muscolari, ricchi di acqua, conducono meglio l’elettricità rispetto al grasso. - DEXA
Tecnologia più avanzata che utilizza i raggi X per distinguere con grande precisione massa magra, grassa e ossea. Solitamente disponibile in ambito clinico. - Plicometria
Metodo che misura lo spessore delle pliche cutanee in vari punti del corpo con un apposito calibro. Sebbene sia meno preciso delle tecniche strumentali, può essere utile se eseguito da mani esperte. - Calorimetria indiretta
Permette di stimare il metabolismo basale attraverso l’analisi dei gas respiratori. È utile per capire quante calorie consuma un individuo a riposo, fondamentale per calibrare un piano alimentare o di allenamento.
3 esempi pratici: perché il BMI non basta
Osservare semplicemente il peso corporeo o il BMI può portare a conclusioni errate. Due soggetti con peso elevato e BMI alto possono avere una composizione corporea e quindi esigenze completamente differenti. Ecco due casi reali di soggetti maschi, giovani, con BMI superiore a 30:
- Soggetto 1: pesa 107 kg con un BMI di 34 kg/m². Presenta elevata massa muscolare scheletrica, grasso corporeo nella norma (FM = 21%), distribuzione fisiologica dei liquidi e un metabolismo elevato. È un soggetto strutturato, attivo, da trattare con un programma che miri a mantenere la massa magra, abbinando allenamenti di forza e aerobici, e un’alimentazione leggermente ipocalorica ma sempre sopra il metabolismo basale.
- Soggetto 2: pesa 94,5 kg con un BMI di 31 kg/m². Ha scarsa massa muscolare, grasso corporeo alto (FM = 35%), acqua corporea totale bassa ma distribuita fisiologicamente, e un metabolismo relativamente basso rispetto alle attese basate su età e peso. È un soggetto da ricostruire, che necessita di incrementare la parte magra attraverso un percorso lungo: prima adattamento, poi forza resistente e infine ipertrofia, abbinando HIIT brevi e una dieta normocalorica o lievemente ipercalorica.
“A occhio”, entrambi potrebbero sembrare semplicemente “da far dimagrire”. In realtà, l’approccio deve essere completamente diverso: il primo deve mantenere, il secondo deve costruire. Questo è il motivo per cui l’analisi della composizione corporea è imprescindibile per qualsiasi intervento efficace.
BMI e specchio non bastano: ecco cosa conta davvero per capire se si è in forma
Guardarsi allo specchio può essere il primo passo, ma per una valutazione reale e oggettiva del proprio stato corporeo serve di più. L’occhiometro non basta: per sapere se si è in forma o se un programma di allenamento o una dieta stanno funzionando, bisogna affidarsi all’analisi della composizione corporea.
Solo attraverso una misurazione accurata è possibile e, naturalmente, la capacità di un personal trainer esperto di comprendere i dati è possibile:
- monitorare con precisione i progressi;
- adottare strategie mirate e personalizzate;
- prevenire patologie metaboliche;
- migliorare il benessere, la performance e la qualità della vita.
In conclusione, l’idea è di spostare l’attenzione dal peso sulla bilancia alla qualità della massa corporea. Non conta solo quanto si pesa, ma di cosa si è fatti.