20.01.2025

Obesità osteosarcopenica, una grave combinazione di malanni da prevenire

L’avanzare dell’età comporta cambiamenti nella composizione corporea. Questi hanno un impatto sullo stato di salute e sul benessere generale degli anziani. La massa muscolare diminuisce, contribuendo alla perdita di forza e funzionalità fisica, una condizione nota come sarcopenia. Osteosarcopenia è il termine coniato per identificare una situazione in cui sarcopenia e osteoporosi si combinano. L’obesità osteosarcopenica aggiunge una terza problematica alle precedenti.

Che cos’è l’osteosarcopenia (OSO)?

Osteosarcopenia è la denominazione della problematica in cui osteoporosi e sarcopenia si combinano. Ciò significa che l’individuo che è affetto da osteosarcopenia ha rispettivamente una riduzione della densità e della qualità ossea e una perdita di massa e funzione muscolare. Conseguenze di tutto questo sono i rischi per la mobilità e la salute e, perciò, un abbassamento della qualità della vita.

 

L’obesità osteosarcopenica

È ormai certo che grasso e osteoporosi vadano a braccetto determinando effetti gravi, per esempio, dal punto di vista delle cadute e delle fratture.

Se l’Organizzazione Mondiale della Sanità da tempo lega la riduzione del tessuto osseo a molte delle problematiche fisiche degli anziani, oggi viene riconosciuta una nuova sindrome che vede obesità, osteoporosi e osteopenia strettamente connesse. Il termine “obesità osteosarcopenica” (OSO)  si riferisce alla combinazione di queste tre condizioni. Essa riduce la salute generale e la qualità della vita, mettendo a dura prova le spese sanitarie. Si concretizza nella riduzione della massa ossea, della muscolatura e nell’aumento della percentuale di tessuto adiposo bianco.

 

Obesità osteosarcopenica, cosa fare?

Questa condizione richiede un approccio, deciso, olistico, costante nel tempo. La gestione dell’obesità osteosarcopenica si basa su una strategia multifattoriale che include dieta, esercizio fisico e, talvolta, terapia farmacologica.

Nello specifico, secondo l’articolo dal titolo “Osteosarcopenic obesity: a triple threat for older adults?” le diete corrette prevedono:  l’assunzione delle quantità giornaliere raccomandate di calcio (1200 mg/giorno), vitamina D (800 UI/giorno, livelli sierici > 20 ng/mL), proteine ​​(> 1 g/kg/giorno o più, in base alle esigenze nutrizionali e alle condizioni mediche coesistenti), acidi grassi polinsaturi omega 3 (almeno 1 g/giorno), magnesio e fibre.

Gli interventi di attività fisica dovrebbero includere una combinazione di esercizi aerobici, di forza, flessibilità ed equilibrio.

Stili di vita sani, come la dieta mediterranea, hanno dimostrato di essere efficaci contro la sarcopenia, la salute delle ossa e l’adiposità negli anziani e possono svolgere un ruolo anche nell’OSO.

Educazione e prevenzione

È importante anche un monitoraggio regolare attraverso scansione DEXA per valutare la massa ossea e muscolare e adattare di conseguenza le strategie di trattamento. La personalizzazione del trattamento in base alle esigenze individuali, considerando fattori come l’età, il sesso e le condizioni preesistenti, è essenziale per ottimizzare gli esiti.

L’educazione del paziente svolge un ruolo fondamentale per garantire la comprensione e l’adesione a queste strategie preventive e terapeutiche. Collaborazioni tra professionisti sanitari, come geriatri, endocrinologi, fisioterapisti e nutrizionisti, possono facilitare un approccio coordinato e multidisciplinare al trattamento dell’obesità osteosarcopenica, migliorando così la gestione di questa sindrome.

 

 

Sono disponibili copie del libro “Osteroporosi – Guida alla prevenzione e trattamento” della Mayo Clinic, edito in Italia da Edizioni Sporting Club Leonardo da Vinci, acquistabile online all’indirizzo:  https://shop.issa-europe.eu/editoria/ost