23.05.2004
Fumo e ferite
Il fumo di sigaretta è associato ad un maggior rischio di infezione delle ferite, anche se sitratta di ferite semplici. Alcuni ricercatori hanno pubblicato su Annales of Surgery un lavoro che ha evidenziato questa particolarità che sembrava legata ai diabetici o ai portatori di alterazioni immunologiche. Quattro settimane di astinenza dal fumo sembrano ridurre questorischio allo stesso livello dei non fumatori, a prescindere dall’uso di cerotti alla nicotina, mentre il tasso di riapertura delle ferite non viene comunque influenzato. Il meccanismo alla base di questo fenomeno è da ricercarsi in un danno derivante dalla diminuita ossigenazionetissutale dovuta al fumo di sigaretta, che ostacola i processi riparativi implicati nella guarigionedella ferita e diminuisce il potere protettivo dei globuli bianchi contro i più comuni germipatogeni.