Smartphone e postura: cosa sappiamo oggi
3 Ottobre 2025

Nel 2010 il Politecnico di Hong Kong pubblicava uno studio che fece discutere: riducendo le dimensioni della tastiera (dal desktop al notebook fino al sub-notebook) la flessione del collo e del dorso aumentava progressivamente. La possibilità di regolare sedia e piano di lavoro era assente, e così la postura diventava sempre meno ergonomica, con conseguente rischio di disturbi muscolo-scheletrici. Quindici anni dopo, la situazione si è trasformata. Lo strumento con cui lavoriamo, comunichiamo e ci intratteniamo non è più tanto il computer, quanto il telefono cellulare, con uno schermo ancora più piccolo e un utilizzo ancora più continuo. Non a caso, la ricerca scientifica degli ultimi anni ha iniziato a concentrarsi proprio su questo nuovo scenario: smartphone e postura.
Secondo un calcolo riportato da Demandsage, a livello globale, gli utenti passerebbero in media 3 ore e 43 minuti al giorno sullo smartphone. Ma i numeri salgono in mercati più “maturi”…
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Quali sono le cause della cervicalgia da smartphone?
Diversi studi hanno misurato come l’uso dello smartphone modifichi l’allineamento del rachide cervicale. In particolare:
- lo studio The influence of smartphone use on spinal posture – A laboratory study ha dimostrato che l’uso del telefono porta a una significativa flessione del collo e della parte alta della schiena. Più piccolo è lo schermo, maggiore è l’inclinazione della testa in avanti.
- Questo movimento apparentemente innocuo aumenta il carico muscolare e la tensione su spalle e trapezio. È proprio questa flessione cervicale prolungata che rappresenta la principale causa della cosiddetta “cervicalgia da smartphone”.
Non si tratta quindi solo di una cattiva abitudine: la postura forzata è in parte “intrinseca” al dispositivo.
Cosa provoca l’uso eccessivo del cellulare sulla schiena?
L’impatto non si limita al collo. La colonna vertebrale, infatti, lavora come una catena: se si altera una parte, si modificano anche le altre.
- Lo studio Smartphone Use—Influence on Posture and Gait during Standing ha misurato con sistemi tridimensionali la postura di persone in piedi e in movimento.
- I risultati mostrano che durante l’uso del cellulare si osservano:
- aumento della cifosi toracica (schiena più incurvata);
- riduzione della lordosi lombare, cioè la naturale curva della parte bassa della schiena si appiattisce;
- alterazioni anche nel cammino: passi più corti, postura meno stabile.
Questi adattamenti posturali, se ripetuti a lungo e senza compensazioni, possono tradursi in dolori alla schiena e alle spalle, rigidità e sovraccarico muscolare.
Quali sono i sintomi del mal di schiena da cellulare?
Le ricerche più recenti che hanno analizzato la postura durante l’uso dello smartphone segnalano una serie di disturbi ricorrenti:
- dolore cervicale e rigidità del collo: il primo studio sopracitato, come riportato, collega la maggiore flessione cervicale a tensione muscolare e problemi nella regione del collo;
- fastidio alla parte alta della schiena e alle spalle: la stessa ricerca evidenzia un sovraccarico muscolare a livello scapolare e dorsale, che può tradursi in indolenzimento o dolore;
- alterazioni della colonna toracica e lombare: l’altro lavoro sottolinea che l’uso prolungato del telefono aumenta la cifosi toracica (schiena più curva) e riduce la lordosi lombare, condizioni che si associano spesso a rigidità o dolore lombare;
- sensazione di stanchezza posturale: sempre da quest’ultima indagine emerge che i cambiamenti di postura incidono anche sul cammino, determinando un affaticamento muscolare generale.
Postura davanti a smartphone e pc, come aiutare la schiena a stare dritta?
Non è realistico pensare di eliminare smartphone o pc. Quello che si può fare è ridurre l’impatto posturale con accorgimenti semplici ma efficaci:
- alzare lo schermo: portare il telefono più vicino all’altezza degli occhi, invece di piegare la testa verso il basso:
- fare pause frequenti: interrompere l’uso ogni 20-30 minuti, ruotare le spalle, estendere il collo, cambiare posizione;
- alternare dispositivi: quando possibile preferire schermi più grandi (pc o tablet) per attività prolungate;
- rinforzare la muscolatura posturale: esercizi per collo, scapole e core aiutano a mantenere l’allineamento naturale della colonna.
In altre parole: la tecnologia non la cambiamo, ma il nostro corpo sì.
Essere consapevoli di come ci muoviamo e assumiamo le posture è il primo passo per prevenire dolori e fastidi.