23.05.2005
Formaggio di qualità con la carta di identità
Di un formaggio italiano a denominazione di origine protetta è possibile conoscere, oltre agli estremi identificativi del produttore, anche la stalla dove è stato munto il latte utilizzato e i parametri analitici del latte rilevati quotidianamente. Ciò è possibile grazie ad un bollino di caseina, rotondo e del diametro di 5 centimetri, che viene inserito nelle croste dei formaggi appena terminata la caseificazione, in modo da essere visibile e indissolubilmente legato al formaggio. Ogni placchetta è contraddistinta, insieme agli estremi identificativi del produttore, a norma UE, anche da una numerazione progressiva, assegnata dai Consorzi, di cui si tiene il registro in ogni fase.