Vibrazioni e prestazioni muscolari
23 Maggio 2008

L’allenamento vibratorio è stato introdotto circa dieci anni fa e prevede che l’atleta si posizioni su di una piattaforma durante l’esecuzione dei propri esercizi. Le vibrazioni, stimolando i recettori sensibili allo stiramento presenti nei muscoli, creano migliaia di minuscole contrazioni. Tale apparecchiatura è stata adoperata, come ben sapete, dal compianto prof. Bosco, autore di numerosi studi in merito. In una review pubblicata da Medicine & Science in Sports & Exercise vengono citati gli studi di diversi ricercatori. In Inghilterra hanno dimostrato che i soggetti in esame miglioravano la forza degli arti inferiori quando l’allenamento ai pesi era accompagnato da quello vibratorio. L’allenamento vibratorio può essere utile nel caso di soggetti in fase di recupero in seguito ad operazioni o lesioni articolari o muscolo-tendinee. Alcuni ricercatori belgi hanno stabilito che effettuare squat isometrici parziali, completi o con una gamba, posizionati su una piattaforma vibrante aumenta il recupero muscolare. Non ultimi, scienziati italiani hanno scoperto che uomini sottoposti ad allenamento vibratorio facevano registrare un aumento del testosterone nel sangue e della crescita ormonale. Il commento finale invita a proseguire lo studio in questo campo perché non vi sono ancora risultati altamente significativi.