Marketing per Personal Trainer, 10 strategie per trovare nuovi clienti e fidelizzarli

Autore: Redazione
22 Ottobre 2025
10 strategie marketing per personal trainer per crearsi un pacchetto di clienti, fidelizzarli e aumentare il proprio business

Una ricerca statunitense di qualche tempo fa stimava che poco meno dell’80% dei Personal Trainer abbandonavano questa professione entro il primo anno di attività. La competenza tecnica nel fitness è fondamentale, ma diventare un Personal Trainer di successo richiede anche una combinazione di abilità imprenditoriali e di gestione. Per i Personal Trainer servono strategie marketing ben precise ed efficaci. Un approccio olistico al proprio business è in grado di garantire non solo il successo personale, ma anche la sostenibilità a lungo termine del proprio business nel settore del fitness.

L’avvio dell’attività come Personal Trainer è spesso caratterizzato da sfide: è possibile emergere in un mercato affollato? Come trovare i primi clienti senza disperdere energie (e budget)? In che modo trasformare una base clienti limitata in un portafoglio stabile e remunerativo?

Come un Personal Trainer può costruirsi un portafoglio clienti stabile nei primi 12 mesi di attività in 6 passi

Il settore del fitness è tra quelli in più rapida crescita al mondo, secondo solo all’informatica. Gli analisti di mercato concordano sul fatto che la richiesta di professionisti preparati è sempre più alta. Le palestre e i centri benessere rispondono a bisogni crescenti di salute, prevenzione e benessere, anche come reazione all’inattività fisica. Quest’ultima è, infatti, considerata dall’OMS una vera pandemia globale responsabile di milioni di decessi e gravi perdite economiche ogni anno.

In questo contesto, il ruolo del Personal Trainer è diventato centrale: per guidare i clienti verso obiettivi concreti e realistici e, naturalmente, per offrire un’alternativa efficace alle conseguenze dell’inattività e promuovere uno stile di vita sano. La crescente diffusione di palestre, corsi e servizi personalizzati, ha generato nuove opportunità ma anche una forte concorrenza.

Chi intraprende questa professione oggi deve quindi unire competenze tecniche, certificazioni solide e capacità imprenditoriali per distinguersi e costruire fin da subito un portafoglio clienti solido e sostenibile.

Nei primi 12 mesi, la missione principale è trasformare contatti in clienti reali, costruendo fiducia e visibilità. Per i Personal Trainer sono indispensabili i suggerimenti marketing per costruirsi basi solide.

Acquisire certificazioni e specializzazioni riconosciute

La formazione è il pilastro imprescindibile. Non basta “essere bravi”: serve dimostrarlo. Le certificazioni per diventare Personal Trainer riconosciuto CONI, conseguite presso realtà autorevoli, oltre a fornire strumenti pratici e aggiornati, comunicano serietà e preparazione.

Inoltre, ulteriori specializzazioni permettono di scegliere uno o più target (per esempio donne in menopausa, atleti amatoriali, ginnastica posturale, perdita peso) e offrire servizi personalizzati più efficaci.

Sviluppare un posizionamento chiaro

Il Personal Trainer generalista oggi è in difficoltà. È molto più importante e utile essere percepiti come “l’esperto di…” per una nicchia specifica.

Questo significa comunicare con chiarezza e attrarre clienti che riconoscono in una certa preparazione la risposta a un bisogno specifico.

Creare una presenza online semplice ma curata

Il primo passo è un sito Web ben strutturato, responsive e SEO‑ottimizzato (con pagine “Chi sono”, “Servizi”, testimonianze dei clienti, blog). L’ideale è offrire contenuti (blog post, articoli, video) periodicamente, in modo regolare. Ciò serve per dimostrare professionalità e capacità di instaurare un dialogo, per esempio offrendo la possibilità di rispondere alle domande del proprio pubblico.

Sempre più importante anche la presenza sui Social coerenti con il proprio target (Instagram, Facebook, YouTube). Questi canali veicolano pillole informative (video, storie, caroselli, dirette), brevi e accattivanti. Oltre a rafforzare la visibilità, i social possono diventare ponti verso contenuti più strutturati, ospitati sul sito web, dove si può approfondire la propria autorevolezza professionale e dimostrare metodo, esperienza e preparazione — in netto contrasto con l’approccio amatoriale o improvvisato.

Un altro strumento online per costruire una base clienti locale è Google Business Profile (ex Google My Business). Si tratta di una scheda gratuita che consente di:

  • comparire nelle ricerche su Google e Google Maps quando le persone cercano “Personal Trainer + città”;
  • inserire informazioni aggiornate (orari, contatti, sito, servizi);
  • pubblicare aggiornamenti, offerte e post;
  • ricevere e gestire recensioni — che influiscono fortemente sulla scelta del cliente.

Un profilo ben ottimizzato migliora il posizionamento locale, dà visibilità eventualmente anche senza sito Web e trasmette un’immagine professionale e curata fin dal primo clic.

Lead magnet e offerta entry point per attrarre i primi clienti

Offri qualcosa di gratuito e di valore (per esempio: mini‑video, prima consulenza gratuita). In cambio raccogli un’email o un contatto. Questo ti dà modo di costruire un funnel (o sequenza) di follow-up.

Serve ad avviare un primo contatto e far scattare la fiducia.

Impostare un semplice sistema di email marketing o messaggistica automatica

Anche una sequenza di 3–4 email automatiche post-lead può aiutare a convertire un contatto in cliente. Creata una lista di indirizzi mail, è possibile nutrire i proprio contatti con contenuti utili, testimonianze, casi di studio e infine proposte a pagamento. L’email marketing resta uno strumento di conversione potente nel fitness.

Creare collaborazioni locali e stimolare il passaparola

Fisioterapisti, nutrizionisti, studi medici o palestre locali possono diventare partner per segnalazioni reciproche. Avviate partnership di questo tipo potrebbe essere anche molto vantaggioso per tutti gli attori in gioco organizzare workshop, piccole conferenze o eventi locali per farsi conoscere offline, direttamente nella propria zona.

Infine, il passaparola va incentivato, anche con sistemi di referral (“porta un amico e ricevi una sessione gratuita”).

Nel corso dei primi 12 mesi è importante verificare l’esito delle proprie azioni. Capire il tasso di conversione di quanto si è fatto (cioè quanti lead sono diventati clienti) e valutare come si sta strutturando la propria base di partenza. Alcuni risultati possono essere immediati, per altri serve più tempo, in ogni caso la misurazione serve a capire se e dove si deve “aggiustare il tiro”.

10 strategie marketing per il Personal Trainer che vuole crescere velocemente e fidelizzare i clienti

Una volta che i primi mesi sono andati, l’obiettivo diventa: scalare (trovare più clienti) e trattenere (farli restare). Il Personal Trainer che vuole aumentare il proprio business può valutare diverse strategie marketing avanzate.

Diversifica le offerte / tierizzazione

Non offrire soltanto “allenamento 1-to-1”. Si possono ipotizzare più livelli di servizio diversificati: abbonamenti mensili, coaching di piccoli gruppi, mini-cicli tematici. Nel marketing dei programmi di fidelizzazione, McKinsey discute come i programmi a “tier” (bronze, silver, gold). Questi permettano di catturare più attenzione offrendo livelli crescenti di benefici e differenziare l’offerta in base alla disponibilità e al coinvolgimento del cliente. Allo stesso, dimostrare di saper gestire più livelli sottolinea il livello di profondità delle competenze e incentiva il cliente alla progressione verso livelli superiori.

Upsell / Cross-sell

Proporre prodotti/servizi aggiuntivi correlati all’allenamento al cliente già acquisito. Per esempio, pacchetti “boost” dopo un pacchetto base.

Il cross-selling è una strategia molto consolidata nel marketing: ricerche mostrano che le aziende che integrano efficacemente cross-selling incrementano i ricavi sfruttando la base clienti esistente.

Tuttavia, articoli come “The Dark Side of Cross-Selling” (Harvard Business Review) mettono in guardia. Un cross-sell mal gestito (o troppo aggressivo) può generare rigetto o percezione negativa del cliente. Serve equilibrio e pertinenza.

Programmi di fidelizzazione (loyalty / reward)

Creare un “programma fedeltà” con meccaniche premianti (punti, omaggi, sconti progressivi) per chi rimane per un certo periodo o rinnova contratti.

Studi nel settore retail mostrano che l’introduzione di programmi di fedeltà correlati a sconti o benefici incrementa sia la frequenza che il valore degli acquisti nel tempo. In particolare, McKinsey evidenzia che i programmi di loyalty ben progettati, specialmente quelli a pagamento, fanno aumentare significativamente la spesa dei clienti rispetto ai programmi gratuiti: i membri dei programmi a pagamento tendono ad acquistare di più.

Testimonianze, casi studio e social proof

Le trasformazioni reali dei clienti (foto, video, citazioni, naturalmente, condivise previa autorizzazione) rappresentano prove concreta del valore del servizio svolto (non semplici parole promozionali).

Il concetto di social proof è uno dei pilastri della persuasione nel marketing: le persone tendono a fare ciò che vedono che altri già fanno, soprattutto se le prove sono visibili.

Webinar / workshop online o offline

Organizzare eventi tematizzati (online o in presenza) per mostrare il proprio metodo, entrare in contatto con potenziali clienti, generare lead.

Nel marketing digitale, webinar ben progettati aumentano l’engagement e convertono meglio rispetto ai contenuti statici perché creano interazione in tempo reale.

Referral / Programma di segnalazioni

Incentiva i clienti consolidati a portare amici/amiche, offrendo loro ricompense (sessioni gratuite, sconti, bonus) per ogni persona che decide di allenarsi.

Il referral marketing è riconosciuto come una delle leve più efficaci in termini di ROI – Return on Investment perché sfrutta la fiducia già ottenuta dal cliente verso i suoi contatti.

Retargeting / campagne di remarketing

Rivolgersi con annunci mirati (social, Google Ads, display) a persone che già hanno visitato il sito, interagito con i contenuti ma non hanno convertito (cioè non hanno comprato). Si tratta di dedicare un po’ di tempo e risorse al marketing digitale, ma ne vale la pena. La letteratura in argomento mostra che il remarketing è una tattica standard per “recuperare” audience calde (ovvero interessate all’offerta), con tassi di conversione generalmente superiori rispetto a campagne dirette verso audience fredde.

Community building / gruppo chiuso

Costruire una community (per esempio, su Facebook, Telegram, gruppo riservato) per i clienti dove si pubblicano contenuti premium, si lanciano sfide e si stimola la connessione. Questo rafforza il senso di appartenenza.

Sono stati compiuti numerosi studi sul comportamento degli utenti a questo proposito. Ed è emerso che i legami sociali nel contesto digitale aumentano l’impegno e la retention: se le persone si identificano con una comunità, tendono a partecipare di più.

Offerte limitate / lancio programmato (scarcity / urgenza)

Proporre promozioni a tempo (“solo 10 posti disponibili”, “offerta early bird”, “promo valida per 3 giorni”) per stimolare l’urgenza e motivare l’azione.

La leva della scarsità/urgenza è ben nota nella psicologia del marketing: quando una risorsa è percepita come scarsa, il valore percepito aumenta e le persone tendono ad agire più rapidamente. Con questo tipo di iniziative di marketing il Personal Trainer genera, infatti, un impulso decisionale (FOMO – fear of missing out).

Formazione continua e aggiornamento

Comunica sempre che il tuo metodo evolve: condividi nuovi studi, cambiamenti metodologici, innovazioni che applicherai. Questo mantiene fresco il tuo brand e dimostra autorevolezza. Ma l’importante è aggiornarsi davvero, non solo comunicarlo…

Il mondo del fitness è dinamico: nuove evidenze scientifiche, nuovi protocolli, nuove tecnologie emergono continuamente. Chi si ferma è perduto.

App gestione clienti, il plus che differenzia il Personal Trainer

Un’app o una piattaforma di gestione dei clienti (CRM, gestione allenamenti, scheduler, reminder) è più che un “lusso”. Non rientra strettamente nella strategia marketing di un Personal Trainer ma è un vero strumento competitivo per supportarla.

Serve perchè:

  • permette di avere tutti i dati cliente in un unico posto (schede, storico, preferenze);
  • automatizza promemoria, notifiche, follow-up;
  • gesti­sce prenotazioni, pagamenti e rinnovi;
  • consente di tracciare progressi, KPI – key performance indicator dei clienti;
  • migliora l’esperienza cliente (app dedicata, notifiche push, grafici, report);
  • assicura una immagine di Personal Trainer più professionale e organizzato.

Molte soluzioni esistono già per il fitness con funzionalità integrate.

È il caso di di PTSoftware, la soluzione offerta a tutti i PT attivi ISSA Europe.

Perché guardare anche alla Gamification?

La gamification del fitness (ovvero l’inserimento di meccaniche tipiche del gioco quali punti, badge, livelli, sfide, classifiche. in contesti non ludici) può essere un fattore differenziante potente se ben progettata. Gli obiettivi che si raggiungono servono indubbiamente a fidelizzare il cliente. Una soluzione di digital Gamification:

  • aumenta l’engagement e la motivazione intrinseca (quando percepisci progressi, status, riconoscimento);
  • favorisce la continuità nel tempo e riduce l’abbandono;
  • rende l’esperienza d’allenamento più “divertente” e meno “doverosa”;
  • permette di creare competizioni amichevoli, sfide e una community interna;
  • fornisce dati comportamentali che puoi analizzare (quali esercizi vengono fatti, frequenza, abitudini).

Per approfondire in modo pratico e strutturato tutte le strategie di promozione e gestione della propria attività, ti consigliamo la lettura del volume “Il marketing per il Personal Trainer”, disponibile sullo shop ufficiale di ISSA Europe.

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