Longevità attiva: anziani reattivi, forti e autonomi con l’allenamento

16 Luglio 2025
longevità attiva ecco perché serve un certo tipo di allenamento

Perdere il legame essenziale tra cervello e muscolo significa invecchiare prima e peggio. È da qui che nasce il concetto di longevità attiva: vivere più a lungo mantenendo efficienza fisica e cognitiva.

Disuso e decadimento: il rischio della sedentarietà

Quando non vengono stimolate, le funzioni fisiologiche regrediscono. La sarcopenia, insieme alla riduzione delle fibre muscolari bianche, è solo la punta dell’iceberg. In gioco c’è l’intero sistema corpo-mente.

Forza velocità e potenza

Il nostro organismo è una rete perfettamente integrata. Ogni parte comunica con le altre per garantirci la sopravvivenza e, se possibile, il benessere. In quest’ottica, la velocità diventa una componente irrinunciabile dell’allenamento, perché è proprio dal prodotto di forza e velocità che si ottiene la potenza. Ignorarla significa allenarsi in modo incompleto.

Sviluppare la rapidità nei movimenti porta benefici non solo muscolari, ma anche cerebrali e ormonali, contribuendo al mantenimento della performance quotidiana, non solo sportiva.

Il compito delle fibre muscolari bianche

Le fibre di tipo II, o bianche, sono specializzate in contrazioni rapide ed esplosive. Ci permettono di saltare, scattare, evitare ostacoli, ma anche reagire agli imprevisti della vita quotidiana, incluso il semplice “inciampare”. Con l’età, e in assenza di stimoli adeguati, queste fibre si riducono, compromettendo la massa e la funzionalità muscolare.

Variazioni di velocità e prevenzione dell’invecchiamento

L’allenamento che include variazioni di velocità stimola le fibre bianche, potenzia la reattività e preserva la funzionalità motoria. L’età non è il vero nemico: lo sono la perdita delle fibre rapide, la ridotta plasticità neuromuscolare e il declino ormonale.

A partire dai 30-40 anni, il corpo inizia a ridurre la produzione di ormoni anabolici come testosterone e GH.

In mancanza di stimoli, si riduce anche la coordinazione e la capacità di risposta agli stimoli ambientali. Ma con un allenamento mirato, è possibile rallentare questo processo.

Quali tipi di forza si possono sviluppare

Le variazioni di velocità nell’allenamento permettono di sviluppare diversi tipi di forza, tra cui quelle:

  • reattiva: per rispondere prontamente a stimoli esterni;

  • elastica: che sfrutta l’energia elastica dei tendini;

  • resistente veloce: al fine di tenere alte velocità su tempi prolungati;

  • esplosiva: per generare massima forza in tempi minimi.

Neuroplasticità per longevità attiva e autonoma

Allenarsi con variazioni di velocità migliora anche la plasticità cerebrale. Questo tipo di stimolazione rinforza le connessioni tra cervello e muscoli, migliora coordinazione e riflessi. È un valido alleato nella prevenzione del decadimento cognitivo.

Benefici dell’allenamento della potenza

L’allenamento della potenza:

  • stimola la produzione di ormoni anabolici,
  • favorisce la riduzione della massa grassa,
  • migliora la composizione corporea,
  • contrasta gli effetti dello stress cronico,
  • regola il cortisolo.

Quando iniziare? Prima possibile

Potenza e velocità non sono solo per gli atleti. Fin dall’infanzia, e ancor più nell’età adulta, è utile allenarle in modo appropriato. Nei bambini, aiutano lo sviluppo neuromotorio. Negli over 50, contrastano il decadimento muscolare e neurologico. Iniziare presto significa prevenire e assicurarsi longevità attiva.

Velocità per la sicurezza e non solo

Non si tratta solo di sport. La velocità è fondamentale anche per la sicurezza e l’autonomia quotidiana. Un sistema neuromuscolare efficiente riduce il rischio di cadute e aumenta la capacità di reazione agli imprevisti.

L’OMS lo sottolinea come tema centrale anche in chiave di sostenibilità socio-sanitaria.

Come integrare la velocità nella routine 

Si può iniziare con:

  • esercizi a corpo libero in variazione di ritmo (saltelli, accelerazioni);

  • sovraccarichi progressivi;

  • strumenti che permettano di allenarsi in sicurezza a diverse velocità;

  • monitoraggio tramite strumenti che misurano watt, tempo, angoli e velocità.

Strumenti e tecnologie

Allenarsi alla velocità richiede strumenti adeguati. Le attrezzature con resistenza pneumatica sono ideali. Riducono l’impatto articolare, permettono movimenti fluidi e multidirezionali, e consentono una regolazione dinamica del carico.

Inoltre, offrono una misurazione precisa di forza, velocità e potenza, permettendo una progressione sicura ed efficace.

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