15.07.2013

Allenamento con i pesi e Osteoporosi

L’osteoporosi è uno dei problemi importanti nel mantenimento del benessere, specialmente per le donne ma lo diventa anche per l’uomo in tarda età. Le conseguenze sono note a tutti: fratture vertebrali spontanee e particolare fragilità delle ossa, specie nelle cadute, che coinvolgono molto spesso il femore. Le conseguenze economico-assistenziali di questa patologia gravano pesantemente sui bilanci delle Regioni italiane.

 

Vi è quindi una grande attenzione a tutto ciò che migliora o previene l’osteoporosi, la quale è influenzata dagli ormoni, dall’alimentazione e dall’attività fisica o, meglio, dal carico specifico sulle ossa. Tale carico si ottiene facilmente con un allenamento con i pesi ed è stato studiato, oltre che largamente usato, come metodologia per prevenire appunto, o migliorare, la densità ossea.

 

Uno studio della Università di Los Angeles, pubblicato sul Journal of Strength and Conditioning Research, ha confermato che la densità ossea dell’anca e della colonna vertebrale, dopo un programma di allenamento di 24 settimane sia con i pesi sia con lo squat, aumentava dal 2,7 al 7,7% negli uomini, mentre non vi erano variazioni nelle donne.

Questi dati sembrano confermare che l’allenamento con i pesi sia efficace nell’elemento maschile, mentre appare poco incisivo in quello femminile.

 

 

La Mayo Clinic  dichiara, inoltre, che per mantenere le ossa sane, sia negli uomini, sia nelle donne, è importante che l’attività fisica sia vigorosa* e costante negli anni.

L’allenamento deve rafforzare sia i muscoli, sia le ossa nelle braccia e nella colonna vertebrale superiore con esercizi con i pesi o con gli attrezzi.

Gambe, fianchi e la parte inferiore della colonna vertebrale, devono essere allenati, invece,  con esercizi d’impatto: correre, salire le scale, saltare la corda, sci, ecc…

 

*N.B.

L’allenamento è da considerare “vigoroso” quando non si è più in grado di “eseguire correttamente” l’esercizio. Nuoto, ciclismo e simulatori ellittici sono utili per un allenamento cardiovascolare ma non per migliorare la densità ossea.