La soia: problemi?
23 Maggio 2006

Con una dichiarazione a sorpresa, l’Agenzia francese per la sicurezza sanitaria degli alimenti, ha messo in guardia le mamme transalpine dicendo che i neonati e i bambini con meno di tre anni non dovrebbero mangiare prodotti a base di soia perché contengono isoflavoni, sostanze di cui ancora non si conoscono gli effetti a lungo termine. Questo tipo di avvertenza ha colto veramente di sorpresa la comunità scientifica perché gli isoflavoni di soia erano addirittura considerati inibitori delle cellule cancerose attraverso un meccanismo complesso derivante dalla loro caratteristica chimica di essere estrogeni vegetali. Ma sempre l’Agenzia francese ha ribadito che da numerosi lavori sperimentali è emerso che gli isoflavoni interferiscono con il sistema ormonale di diverse specie animali, per cui si è riservata di indicare prudenza dell’utilizzo nei bambini: anzi, ha indicato, per l’adulto, come consumo massimo quotidiano 1 mg/Kg di peso corporeo.