09.06.2025
Allenamento e supercompensazione cosa si intende?
10Di per sé, l’allenamento genera stress, al quale l’organismo risponde con il ripristino dell’omeostasi e, inoltre, instaurando specifici e positivi adattamenti. Il concetto è semplice, la supercompensazione contribuisce a far sì che si raggiungano i risultati desiderati con l’allenamento.
Come funziona la supercompensazione nell’allenamento?
In pratica, è tramite la risposta alle modificazioni stress-esercizio-indotte che l’organismo si prepara ai possibili successivi sconvolgimenti dell’equilibrio interno.
Perché ciò avvenga, tuttavia, è necessaria la presenza di alcuni presupposti fondamentali. In sintesi: basso o assente livello di stress (riposo), supporto nutrizionale (dieta bilanciata), durata e qualità del sonno, e, soprattutto, tempo.
Quanto dura la supercompensazione?
Peggiori sono le condizioni generali (elevato grado di stress, dieta inadeguata, privazione di sonno), più tempo serve per supercompensare.
Ecco perché il tempo è sempre da considerare l’elemento più importante.
I picchi di stress, l’insonnia e la carenza di cibo sono condizioni che potremmo definire normali. A queste, in assenza di altre priorità vitali, qualsiasi organismo reagisce naturalmente riposandosi, fino alla rigenerazione totale.
Anche la programmazione dell’allenamento – strutturazione dettagliata e sistematica delle sessioni, dalla pianificazione a lungo termine fino alle singole sedute – deve rispettare questi meccanismi evolutivi ancestrali, tenendo conto di tutti i fattori implicati nella supercompensazione e della loro reciproca interazione.
Ne parlerà Riccardo Borgacci, dottore in Scienze Motorie e in Dietistica, specializzato in Scienze della Nutrizione Umana, in occasione della Convention ISSA 2025.
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