Pomodoro e passata DOC?

23 Maggio 2009

È entrato in vigore dal primo gennaio un decreto del Ministero delle Politiche Agricole che vieta di vendere ai consumatori le passate prive dell’indicazione dell’origine del pomodoro fresco. Tale norma ha reso obbligatoria in etichetta l’indicazione della zona effettiva della coltivazione del pomodoro fresco con cui è stata fatta la passata e, nello stesso tempo, ha vietato l’utilizzazione della denominazione “passata” sui prodotti fabbricati diluendo semplicemente con acqua il concentrato di pomodoro, pratica ampiamente diffusa nei prodotti cinesi. Ad esempio, nel 2007 bastava guardare sul tappo il codice del lotto: per quell’anno la prima lettera era la C seguita da un numero da 1 a 365, giorno dell’anno in cui la passataera stata imbottigliata o inscatolata. È evidente che trovandoci di fronte ad un C36, è molto difficile che il pomodoro non derivi o da una serra o che sia importato da altre nazioni in cui in quello stesso periodo diventa maturo.

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