Carboidrati: quali sono, dove si trovano e quanti mangiarne davvero
5 Dicembre 2025
I carboidrati sono un tema che da sempre divide: c’è chi li considera indispensabili per sentirsi energico e chi, al contrario, li teme per paura di ingrassare. La realtà scientifica è molto più semplice: i carboidrati sono la principale fonte di energia per il nostro organismo, in particolare per il cervello e i muscoli.
Eliminarli o ridurli drasticamente non è quasi mai una buona idea. Imparare a sceglierli e distribuirli nel corso della giornata, invece, può fare una grande differenza per salute, peso ed energia.
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Cosa sono davvero i carboidrati?
Nel linguaggio nutrizionale, i carboidrati (o glucidi) sono molecole composte da carbonio, idrogeno e ossigeno. Non sono tutti uguali: differiscono per struttura, velocità di digestione e funzioni nell’organismo.
Zuccheri semplici
Sono le unità più piccole: glucosio, fruttosio, lattosio, saccarosio. Il corpo li assorbe rapidamente e forniscono energia immediata. Si trovano naturalmente in frutta, miele, latte, ma anche nei prodotti con zuccheri aggiunti.
Oligosaccaridi
Hanno una struttura più complessa e sono presenti in legumi, cereali, cipolle e altri vegetali. Alcuni sono digeribili, altri arrivano al colon dove alimentano la flora batterica.
Polisaccaridi
Qui rientrano:
- amidi, come quelli di pasta, pane, riso, mais, patate;
- fibre, non digeribili, presenti in verdura, frutta, legumi e cereali integrali, fondamentali per intestino, glicemia e sazietà.
Dal punto di vista funzionale, si distingue tra:
- carboidrati digeribili, che vengono trasformati in glucosio e usati come energia;
- carboidrati non digeribili, che agiscono come fibre e supportano la salute metabolica.
Quanti carboidrati servono ogni giorno?
Le principali linee guida internazionali — OMS, FAO, EFSA e SINU — concordano nel suggerire che una parte significativa dell’energia quotidiana debba provenire da carboidrati.
Sulla base delle raccomandazioni:
- i carboidrati dovrebbero fornire 45–60% delle calorie giornaliere;
- la priorità deve andare a quelli complessi ricchi di fibre (integrali, frutta, verdura, legumi);
- il consumo di zuccheri semplici dovrebbe restare sotto il 10% dell’energia, idealmente verso il 5%.
I carboidrati sono essenziali per:
- concentrazione e attività mentale, perché il cervello usa glucosio come carburante;
- allenamento e performance, soprattutto negli sforzi prolungati o intensi;
- recupero muscolare, grazie al ripristino del glicogeno.
Quando è meglio mangiarli?
Non è solo quanto mangiarli, ma anche quando. La distribuzione nel corso della giornata può influire su energia, fame e prestazioni.
- A colazione puntare su carboidrati integrali e frutta: rilascio graduale di energia e miglior controllo della fame.
- Prima dell’allenamento 2–3 ore prima preferibili carboidrati complessi (pasta, riso, pane integrale). A ridosso dell’attività (30–60 min), meglio qualcosa di leggero e facilmente digeribile come frutta o yogurt.
- Dopo l’esercizio una fonte di carboidrati rapidamente assimilabili (frutta, pane, patate) aiuta il recupero, soprattutto se associata a una quota proteica.
Quali carboidrati limitare?
Non esistono “cibi proibiti”, ma alcuni alimenti andrebbero consumati con moderazione, perché ricchi di zuccheri liberi o impoveriti di fibre:
- bevande zuccherate,
- snack e dolci industriali,
- pane e cereali raffinati,
- cereali da colazione molto zuccherati,
- riso brillato e prodotti ultraprocessati.
Secondo le Linee Guida OMS, un consumo eccessivo di zuccheri liberi aumenta il rischio di sovrappeso, diabete di tipo 2 e carie dentale. Il problema non è il singolo alimento, ma la frequenza e l’eccesso.
E quali sono i carboidrati “buoni”?
I carboidrati di qualità sono ricchi di fibre, vitamine, minerali e composti protettivi. Tra questi:
- avena,
- riso e pasta integrali,
- legumi,
- frutta e verdura,
- cereali integrali in generale.
Questi alimenti modulano la glicemia, facilitano la digestione e aiutano a prevenire resistenza insulinica, affaticamento e squilibri ormonali.
Se elimino i carboidrati cosa accade?
Togliere del tutto i carboidrati dalla dieta può portare a:
- calo di energia e difficoltà di concentrazione,
- peggioramento della performance fisica,
- stanchezza persistente,
- inefficienza ormonale.
Inoltre, senza una base energetica adeguata, anche proteine e grassi non possono svolgere al meglio le loro funzioni.
Una curiosità: la quinoa è un carboidrato?
Sì, la quinoa fornisce carboidrati complessi, ma è molto più di una semplice fonte energetica.
Un recente studio (Quinoa: nutritional and phytochemical value, beneficial effects, and future applications) evidenzia che contiene polifenoli, saponine, fitosteroli, fibre e micronutrienti, che le conferiscono effetti:
- antiossidanti,
- antinfiammatori,
- ipoglicemizzanti,
- ipolipemizzanti.
Inoltre offre proteine di qualità e minerali, rendendola un alimento completo e funzionale.
FAQ – Domande frequenti sui carboidrati
Non di per sé: ingrassiamo quando assumiamo più calorie di quante ne consumiamo. I carboidrati complessi, soprattutto integrali, aiutano a controllare fame ed energia.
Le linee guida OMS, FAO ed EFSA indicano che i carboidrati dovrebbero fornire il 45–60% dell’energia quotidiana, privilegiando fonti ricche di fibre.
Bevande zuccherate, dolci industriali, pane e cereali molto raffinati, cereali da colazione zuccherati e prodotti ultraprocessati: aumentano i picchi glicemici e andrebbero consumati con moderazione.