Pagamenti più celeri ai fornitori di merci e servizi

23 Maggio 2003

I pagamenti delle prestazioni fornite da liberi professionisti a contratto o da collaboratori esterni dovranno essere più celeri. Lo ha stabilito il decreto legislativo 231/2002 in attuazione di una direttiva CE. Il provvedimento stabilisce il principio che le parti possono liberamente concordare nel contratto, verbale o scritto, un termine di pagamento, ma se questo è iniquo il creditore può ricorrere al giudice per far stabilire un termine più equo “avendo riguardo alla corretta prassi commerciale, alla natura della merce o dei servizi oggetto del contratto, alla condizione dei contraenti e ai rapporti commerciali tra gli stessi”. Poiché da nessuna parte c’è scritto qual è un termine di pagamento equo, secondo l’Unione Nazionale Consumatori bisogna fare riferimento alla raccolta degli “usi e consuetudini” delle Camere di Commercio che prevedono termini diversi ma non superiori ai 90 giorni, né superiori ai 60 giorni se si tratta di merce deteriorabile.

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