Wellback, riequilibrio posturale e allenamento della forza, nuove sfide per i PT

- cristina.mazzani
6 Giugno 2025
riequilibrio posturale e allenamento della forza con la wellback

Per qualsiasi fascia di età e per qualsiasi livello di fitness o di prestazione, sia l’equilibrio tra le catene muscolari che la forza che esprimono è importante. Si trovano spesso, specie sui social, tecnici che si ritengono esperti nel rebalance o nel riequilibrio posturale come anche di tecnici che fondano le loro competenze nell’allenamento della forza. In tale contesti è interessante sottolineare il ruolo della Wellback ®.

La nuova figura del Personal Trainer deve oggi affrontare, sempre più frequentemente, persone che si affidano a loro sia per gli aspetti relativi allo sviluppo della forza anche per le attività quotidiane e per il mantenimento di una buona qualità della vita che la necessità di migliorare i propri assetti dei segmenti corporei per ridurre gli effetti negativi, leggibili quale dolore acuto o cronico, dei sovraccarichi strutturali dati da cattiva mobilità articolare, flessibilità generale, elasticità muscolare.

Quali esercizi per il riequilibrio posturale e non solo

La proposta che possiamo fare è l’abbinamento di esercizi o assetti che vadano ad agire sugli aspetti della mobilità articolare, l’elasticità muscolare, il giusto equilibrio tra la tensione e detensione delle catene muscolari come anche sugli aspetti della forza.

L'uso di bande elastiche

Per spiegare meglio la modalità di lavoro, partirei dagli aspetti positivi dell’allenamento con bande elastiche. Come detto in altre occasioni, il lavoro con gli elastici ci facilita l’esecuzione di esercizi senza necessità dell’utilizzo della forza di gravità per dare peso. Ci consente di effettuare esercizi sia in piedi che seduti che sdraiati, fino a incrementare il carico di lavoro quando la leva articolare diventa meno svantaggiosa negli esercizi che realizziamo con i sovraccarichi classici, cioè manubri e bilancieri.

Dobbiamo anche considerare che, di frequente, la cattiva esecuzione di un esercizio sia a corpo libero che con carichi aggiuntivi comporta un sovraccarico strutturale. Esso va ad aggiungersi al cattivo balance delle catene muscolari e ad assetti corporei scorretti.

Tutto questo porta, nel tempo e nella ripetizione degli esercizi, a eventi dolorosi acuti che, se trascurati o con la ripetitività degli errori esecutivi, al dolore cronico. Si pensi a quale ricaduta ha il mal di schiena nella società. Studi hanno messo in evidenza dei costi altissimi sia per il servizio sanitario che per i giorni di lavoro perduti.

Wellback un prezioso strumento a supporto

Per affrontare le problematiche della persona che si rivolge a un Personal Trainer professionista, possiamo presentare un protocollo di lavoro estremamente utile e finalizzato a raggiungere nello stesso tempo più obiettivi insieme.

Lo strumento di supporto per il professionista è la Wellback ®. Essa consente di poter lavorare contemporaneamente sugli aspetti relativi al riequilibrio posturale, al rebalance delle catene muscolari. Riduce la tensione dei muscoli iper programmati da cattivi assetti. È il caso, per esempio, delle posizioni di lavoro. Oppure serve a recuperare equilibrio in quelle attività sportive dove ci sono forti asimmetrie.

L’approccio sulla Wellback ® passa attraverso l’utilizzo di posizioni che si rifanno alle squadre di Mezieres e all’insegnamento delle modalità di respirazione più congeniali alle situazioni.

Come funziona l'allenamento con la Wellback

Le sensazioni delle tensioni muscolari e delle ridotte mobilità articolari indotte dalle posizioni in cui è possibile regolare la parte del busto e delle gambe sull’attrezzo insieme alla comprensione del differente uso della respirazione diaframmatica o addominale, aiuta a prendere maggiore consapevolezza del proprio corpo. E quindi riuscire a dare feedback migliori al PT al fine di migliorare lo stato globale del soggetto.

La Wellback ® ha anche degli agganci per entrambe le estremità dove poter mettere delle bande elastiche al fine di utilizzarle contemporaneamente al lavoro di allungamento globale decompensato. L’uso delle elastic band consente di effettuare movimenti per l’incremento della forza con progressione del carico. Tale progressione è data dal grado di resistenza dell’elastico utilizzato, sia dal fatto che la tensione aumenta lungo tutto il range articolare. Segue così la modificazione della capacità di esercizio al variare della leva articolare.

Un altro grande vantaggio è quello di poter lavorare, attraverso le bande elastiche, per il miglioramento della forza. Forza che è una qualità fondamentale nella vita quotidiana come nelle attività motorie e sportive e non solo.

Agevola il lavoro relativo alla mobilità articolare e al rebalance dei gruppi muscolari utilizzati in catena. A volte non ci si ricorda che le catene muscolari coinvolte nei vari movimenti che svolgiamo, hanno la capacità di lavorare nella loro interezza. Quando, attraverso la cattiva esecuzione di un movimento o di un esercizio, andiamo ad alterare l’equilibrio tra la funzionalità dei muscoli che sono connessi, il muscolo fuori balance rispetto agli altri, nello sport è quello che più facilmente genererà l’infortunio, mentre nella vita quotidiana porterà al dolore.

Rebalance muscolare

Il recupero di queste situazioni non può avvenire con un lavoro distrettuale ma deve essere strutturato con un lavoro globale. Si deve procedere quindi al giusto connubio tra lavoro di mobilità, elasticità e allungamento con quello di aumento delle capacità di forza. Tutto ciò agevolerà il raggiungimento degli obiettivi in modo più rapido e con effetti più duraturi.

L'argomento verrà approfondito teoricamente in occasione dall'autore di questo Abstract durante la sua relazione in programma per la Convention ISSA 2025. Per chi fosse interessato è offerta la possibilità di partecipare alla pratica.

Carlo Varalda, PhD – Certified Strength & Conditioning Specialist

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