23.05.2007

Sollevamento pesi e prigione

Su Strength and Conditioning Journal è stato pubblicato uno studio curioso condotto a San José, California. Quando la polizia diede il via a specifici test di fitness confrontando gli stessi tra agenti di polizia e carcerati, fu rilevato che questi ultimi avevano “stracciato” i poliziotti. Non c’è quindi da stupirsi se i sindacati degli agenti temono che gli allenamenti con i pesi possano rendere i prigionieri così forti da non essere facilmente controllabili, tuttavia, secondo le amministrazioni carcerarie, gli allenamenti di questo tipo hanno molti vantaggi, sia per i carcerati che per le guardie. Gli esercizi con i pesi migliorano lo stato generale e il sistema cardio-vascolare, il che permette di ridurre i costi dell’assistenza sanitaria sia all’interno che all’esterno della prigione! Inoltre questo tipo di attività migliora l’autostima, fattore che si rileva importante quando il soggetto rientra nella società dopo aver scontato la pena. Gli psicologi hanno rilevato che il sollevamento pesi permette a molti prigionieri di far passare più rapidamente il tempo e li rende più facilmente sorvegliabili in gruppo rispetto ad altre attività. Chi si allena con serietà è meno propenso a tenere un comportamento scorretto in quanto questo comporterebbe la perdita di privilegi. Bizzarrie americane, direte voi? Non proprio…