16.10.2013
I tredici punti anticonvenzionali sull’ipertrofia natural – parte terza
di Ado Gruzza, Accademia Italiana della Forza
6. La risposta anabolica nel natural è estremamente legata al benessere del corpo. Dovete allenarvi tantissimo ma non facendo allenamenti che vi mandino in acido, come si dice nell’ambiente. Il corpo per crescere deve stare bene. L’alimentazione deve essere sana, senza maniacalità ne eccessi, l’allenamento deve essere tanto e costante. Sfondarvi serve solo ad avere un aspetto gonfiotto per qualche ora, non a mettere ipertrofia cronicizzata. Quando devo far crescere di massa un atleta, l’ultima cosa che gli faccio fare, di sicuro è il classico programma di pompaggio in stile bodybuilding. Troppo stress lattacido, troppo poco lavoro effettivo.
7. Gli atleti che devono svolgere eventi che richiedono forza sono più grossi in relazione alla quantità di forza richiesta dall’evento. Mi dispiace per i teorici del TUT, però più è richiesta forza massimale (pensate all’atletica) più si vedono masse importanti.Il lavoro lattacido non ha lo stesso effetto.
8. L’ipertrofia ha molto a che fare con il LAVORO. Cioè è la quantità di lavoro che determina la risposta d’adattamento. Non basta sollevare carichi importanti, occorre dedicarci parecchio tempo durante la settimana. Ricordatevi che l’ipertrofia è un adattamento ad uno stimolo esterno. I calli vi vengono se zappate tutti i giorni, non se lo fate solo alla domenica perché è la nuova moda funzionale del 2012 primavera estate.
Boris Ivanovich Sheiko, che per risultati ottenuti è forse l’esperto di forza più vincente in attività, in riferimento all’ipertrofia nel powerlifter mi propose di alternare la normale pianificazione competitiva (che vi garantisco essere ipertrofica) ad un modello strutturato sulle 5 e 6 ripetizioni e ad onde di carico alternate mantenendo un consistente numero di serie allenanti e una solidissima quantità di lavoro specifico e aspecifico.
9. Un fattore determinante nello sviluppo ipertrofico nel natural è una sana propensione alla frequenza di lavoro. Nella mia esperienza personalissima la frequenza è determinante. Ormai lo stanno capendo anche i tecnici del bodybuilding americano. Allenare un muscolo una volta a settimana credo sia un grosso errore. Soprattutto perché non vi è alcuna logica scientifica a supporto. Il corpo non reagisce agli stimoli per modelli semplificati elementari. Nella mia esperienza personale, poi voi fateci quello che vi pare, l’aumento di frequenza in un contesto organizzato, con pochi esercizi fondamentali e qualitativi è sempre stato un mezzo determinante per vedere una decisa crescita muscolare. Nel natural, ovviamente.
I Ginnasti che fanno trazioni supine a valanga tutti i giorni, tendenzialmente danno ragione alla mia tesi. Pochi movimenti specifici fatti tanto e spesso. L’allenatore della polisportiva COOP ginnastica Riccò mi disse esattamente queste parole: certi metodi hanno una risposta perché impongono al corpo volumi e frequenze altissime. Fidiamoci dei tecnici veri.